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venerdì 2 settembre 2011


Sabato pomeriggio. Quattro e un minuto. Porc... ! Scendo dal letto, cazzo sono in ritardo per il treno!
Alla fine, ma solo alla fine, mi decido per andare in stazione con la vespa. Fino al lavoro no. Troppo freddo, sono a riserva rischio di rimanere a piedi e ho i soldi giusto per le sigarette...
Via!

Lascio la vespa, salgo in stazione, treno sul secondo binario e, ovviamente, bigliettaio trentenne al telefono... 'Fanculo... Rideva lo stronzo...
"Uno per Xxx, per favore." Lui: "Sì, ah ah ah! No, vabe', ah ah ah..."
Mi stampa il biglietto, oblitero, passo le porte, corro, credo di farcela. Giro l'angolo, guardo il treno. Le porte si chiudono. Punto.

Che faccio? Grido inseguo piango smadonno mi appendo al treno in corsa prego mi dica non c'è di che scusi disturbo ma le pare? No. Niente di tutto questo.
Mi giro. Guardo il sole. Sorrido.
Rido perché penso ad una cosa. Su Facebook, dopo pranzo, ho letto un link dal titolo "La banca del tempo". Tutta una cosa sul non sprecare tempo nella vita, etc. etc. Magari la conoscete pure la storiella.
C'era scritto: "Se vuoi sapere il valore di un minuto, chiedilo a chi ha appena perso un treno... " Quando si dice l'ironia della sorte.

Magari, fossi stato più veloce a decidere, se non avessi salutato mia zia nel viale, se il bigliettaio non fosse stato al telefono, io quel treno lo prendevo.
E' lì che ho capito che coi treni in partenza non si scherza...

In un modo o nell'altro arriverò al lavoro... Ho sempre la vespa. Farò la benzina e non comprerò le sigarette.

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